Ep. 55 - la Mafia Luisa's Podcast
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(1€)? https://ko-fi.com/italiano MaxiEpisodio - livello avvanzato
La mafia - Origine, storia, nomi di vittime e carnefici di questa
organizzazione criminale Buongiorno cari...
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Lernen Sie Italienisch - mit Rezepten, Geschichten und einer unnachahmlichen Lehrerin: Luisa. Die Podcast-Folgen sind für verschiedene Stufen von Vorkenntnissen - neben Podcasts für Fortgeschrittene gibt es Anfänger und Einsteigerpodcasts. In den...
Landkreis MĂĽnchen
Beschreibung
vor 3 Jahren
Ep. 55 - La Mafia! spendieren Sie einen Cafè (1€)? Donate a coffee
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MaxiEpisodio - livello avvanzato
La mafia - Origine, storia, nomi di vittime e carnefici di questa
organizzazione criminale
Buongiorno cari amici e amanti dell’italiano e benvenuti al podcast
numero 55.
Oggi vorrei parlarvi di un argomento molto interessante e molto
difficile, un vero problema in Italia da tantissimi anni.
Parliamo di Mafia. La mafia è un’organizzazione criminale che nasce
in Sicilia, nella zona tra Palermo, Agrigento, Caltanissetta,
Catania e Trapani nella seconda metĂ del 1800. In quel tempo
c’erano pochi ricchi baroni che possedevano grandi pezzi di terra
che facevano coltivare a dei contadini. Anche dopo l’unità d’Italia
questo sistema feudale continua anche se i baroni, i vecchi nobili
vengono sostituiti da proprietari terrieri dell’alta
borghesia.
Questi proprietari terrieri affittavano i loro terreni a
intermediari, i cosiddetti gabellotti che davano una parte di
queste terre a piccoli coltivatori, dei contadini che coltivavano
poi i campi. I gabellotti avevano al loro servizio delle guardie
armate, che si chiamavano campieri, che assicuravano l’ordine nelle
campagne, ma soprattutto che si occupavano di mantenere la
gerarchia del potere.
Quindi la mafia era divisa in gruppi, chiamati cosche, e ogni
gruppo si occupava di un territorio ben delineato. La mafia si
occupa quindi di mantenere l’ordine costituito soprattutto tra la
fine del 1800 e l’inizio del 1900, quando combatte contro la
formazione delle cooperative dei contadini e si occupa della
soppressione di tutte le forme di organizzazione di contadini che
volevano occupare le terre non coltivate, incolte e alla
soppressione delle organizzazioni sindacaliste.
Non sto ad elencarvi tutte le vittime della mafia. Voglio
raccontarvi solo alcune storie.
La prima vittima di mafia che conosco viene uccisa il 3 marzo del
1861 vicino ad Agrigento, si chiamava Giuseppe Moltalbano, era un
dottore e guidava i contadini che chiedevano le terre prese da
Giovanna Filangeri, la nonna dello scrittore Tomasi di Lampedusa,
quello che scriverà poi il bellissimo romanzo “il gattopardo”
ispirato appunto alla vita di suo nonno.
Moltissimi altri verranno ammazzati: contadini, ma anche persone
che facevano politica, sindaci, manifestanti.
Una grande campagna repressiva contro la mafia ci sarĂ negli anni
del fascismo. Il fascismo però distrugge ogni tipo di movimento
contrario alla sua ideologia e alla fine non riucirĂ neanche ad
eliminare le organizzazioni criminali.
I proprietari terrieri hanno incaricato degli intermediari per
paura di perdere le loro terre e il controllo. Questi intermediari
però con il tempo diventano sempre più potenti e impongono ai
contadini il pagamento di una somma di denaro, di soldi, una
tangente che in Sicilia si chiama “pizzo”. Se i contadini non
pagano, queste bande armate distruggono il raccolto, uccidono le
bestie e piano piano passano dalle campagne a controllare anche le
cittĂ .
Il primo maggio del 1947 a Portella della Ginestra durante una
manifestazione per la festa dei lavoratori, alla quale avevano
partecipato in tanti per festeggiare la vittoria della sinistra
nelle precedenti elezioni di aprile, almeno otto persone vengono
uccise e 27 ferite dalla banda del bandito Giuliano.
[...]
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La mafia - Origine, storia, nomi di vittime e carnefici di questa
organizzazione criminale
Buongiorno cari amici e amanti dell’italiano e benvenuti al podcast
numero 55.
Oggi vorrei parlarvi di un argomento molto interessante e molto
difficile, un vero problema in Italia da tantissimi anni.
Parliamo di Mafia. La mafia è un’organizzazione criminale che nasce
in Sicilia, nella zona tra Palermo, Agrigento, Caltanissetta,
Catania e Trapani nella seconda metĂ del 1800. In quel tempo
c’erano pochi ricchi baroni che possedevano grandi pezzi di terra
che facevano coltivare a dei contadini. Anche dopo l’unità d’Italia
questo sistema feudale continua anche se i baroni, i vecchi nobili
vengono sostituiti da proprietari terrieri dell’alta
borghesia.
Questi proprietari terrieri affittavano i loro terreni a
intermediari, i cosiddetti gabellotti che davano una parte di
queste terre a piccoli coltivatori, dei contadini che coltivavano
poi i campi. I gabellotti avevano al loro servizio delle guardie
armate, che si chiamavano campieri, che assicuravano l’ordine nelle
campagne, ma soprattutto che si occupavano di mantenere la
gerarchia del potere.
Quindi la mafia era divisa in gruppi, chiamati cosche, e ogni
gruppo si occupava di un territorio ben delineato. La mafia si
occupa quindi di mantenere l’ordine costituito soprattutto tra la
fine del 1800 e l’inizio del 1900, quando combatte contro la
formazione delle cooperative dei contadini e si occupa della
soppressione di tutte le forme di organizzazione di contadini che
volevano occupare le terre non coltivate, incolte e alla
soppressione delle organizzazioni sindacaliste.
Non sto ad elencarvi tutte le vittime della mafia. Voglio
raccontarvi solo alcune storie.
La prima vittima di mafia che conosco viene uccisa il 3 marzo del
1861 vicino ad Agrigento, si chiamava Giuseppe Moltalbano, era un
dottore e guidava i contadini che chiedevano le terre prese da
Giovanna Filangeri, la nonna dello scrittore Tomasi di Lampedusa,
quello che scriverà poi il bellissimo romanzo “il gattopardo”
ispirato appunto alla vita di suo nonno.
Moltissimi altri verranno ammazzati: contadini, ma anche persone
che facevano politica, sindaci, manifestanti.
Una grande campagna repressiva contro la mafia ci sarĂ negli anni
del fascismo. Il fascismo però distrugge ogni tipo di movimento
contrario alla sua ideologia e alla fine non riucirĂ neanche ad
eliminare le organizzazioni criminali.
I proprietari terrieri hanno incaricato degli intermediari per
paura di perdere le loro terre e il controllo. Questi intermediari
però con il tempo diventano sempre più potenti e impongono ai
contadini il pagamento di una somma di denaro, di soldi, una
tangente che in Sicilia si chiama “pizzo”. Se i contadini non
pagano, queste bande armate distruggono il raccolto, uccidono le
bestie e piano piano passano dalle campagne a controllare anche le
cittĂ .
Il primo maggio del 1947 a Portella della Ginestra durante una
manifestazione per la festa dei lavoratori, alla quale avevano
partecipato in tanti per festeggiare la vittoria della sinistra
nelle precedenti elezioni di aprile, almeno otto persone vengono
uccise e 27 ferite dalla banda del bandito Giuliano.
[...]
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